Ammontano a 16 milioni di euro i fondi del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp) che arriveranno agli operatori siciliani. I cinque bandi sono stato presentati dall`assessore alla Pesca della Regione Siciliana, Edy Bandiera, e dal dirigente generale del dipartimento, Dario Cartabellotta. La misura 1.29 si intitola “Promozione del capitale umano, creazione di posti di lavoro e del dialogo sociale” ed è rivolta ai giovani pescatori under 30 che decidono di svolgere un tirocinio a bordo di una barca al fianco di un pescatore esperto over 50, per la durata di due anni, con un premio per il tirocinio di 40 mila euro.
L`obiettivo, spiega il bando, è “migliorare la capacità progettuale e gestionale delle imprese, incrementare la redditività e favorire i collegamenti in rete, il dialogo sociale, lo scambio di buone pratiche e la partecipazione delle donne ai processi decisionali”. E` la misura con il finanziamento più cospicuo: 9 milioni. La misura 1.38 riguarda la “Limitazione dell`impatto della pesca sull`ambiente marino e adeguamento della pesca alla protezione della specie”. Per ridurre, spiega il bando, “l`impatto della pesca sull`ambiente marino, favorire l`eliminazione graduale dei rigetti in mare e facilitare la transizione verso uno sfruttamento sostenibile delle risorse biologiche marine” viene finanziato “l`investimento in attrezzi selettivi che riducono i rigetti in mare”.
Il fondo è di 2,513 milioni. Ad ogni pescatore verrà garantito un contributo del 50% incrementato all`80% nel caso di pesca artigianale. Con la misura 1.40 si punta alla “Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini”, premiando gli operatori che contribuiscono a ridurre l`impatto dei rifiuti in mare. I beneficiari del fondo di 1,8 milioni saranno Cogepa e i pescatori associati. L`obiettivo è “proteggere e ripristinare la biodiversità e gli ecosistemi marini mediante la raccolta, da parte di pescatori, di rifiuti dal mare e la rimozione degli attrezzi da pesca perduti (le cosiddette reti fantasma)”. I progetti di interesse collettivo avranno il 100% del contributo.
La misura 1.42 si chiama “Valore aggiunto, qualità dei prodotti e utilizzo delle catture indesiderate”. Con un fondo di 2,466 milioni destinato ai pescatori si vuole “migliorare il valore aggiunto e la qualità del pesce catturato con investimenti per accrescere il valore commerciale delle catture e realizzare il miglior uso possibile delle catture indesiderate”. I pescatori riceveranno un contributo del 50%, incrementato all`80% nel caso di pesca artigianale, per migliorare la trasformazione, la commercializzazione e la vendita diretta del prodotto. C`è infine la misura 5.68 “Valorizzazione e commercializzazione prodotto ittico: fresco o trasformato, pescato o di allevamento”, con uno stanziamento di 400 mila euro per gli istituti alberghieri.
Il bando vuole “favorire la commercializzazione per i prodotti della pesca e dell`acquacoltura” trovando nuovi mercati e “migliorare le condizioni per l`immissione sul mercato dei prodotti alieutici e acquicoli” puntando sulle specie con maggiore potenziale. Per
questo si è deciso di puntare sugli istituti alberghieri considerati “luogo privilegiato della formazione dei futuri esperti della ristorazione e dell`accoglienza turistica – ha detto Cartabellotta – che potranno acquisire competenza sulla cultura marinara siciliana e sull`utilizzazione in cucina del prodotto ittico fresco e trasformato, con particolare attenzione alla pesca artigianale, al pesce poco conosciuto, al cosiddetto pesce povero e al pesce da acquacoltura”.
(Fonte: Repubblica.it)