Si profila un’altra settimana in zona arancione per la Sicilia, con l’obiettivo giallo che si sposta al 17 maggio. L’ufficialità arriverà domani con il monitoraggio Iss e la firma del ministro Speranza sulle nuove ordinanze ma il destino dell’Isola sembra tracciato. Non bastano i dati epidemici in miglioramento su tutti i fronti: contagi in calo, ospedali meno pieni e incidenza sotto la media nazionale.
A condannare la Sicilia è il parametro Rt: per tornare in giallo infatti serve un indice sotto l’1 per 14 giorni con un rischio basso. L’Isola non potrà soddisfare questo requisito almeno per ora quindi cambio di fascia rinviato. Al contrario la Valle d’Aosta lascerà dopo una sola settimana la zona rossa per tornare in arancione. In giallo dovrebbero andare Puglia, Basilicata e Calabria mentre è in bilico la Sardegna.
A penalizzare la Sicilia c’è anche una campagna di vaccinazione che stenta a decollare e a cui si spera di dare una poderosa accelerazione grazie all’apertura delle prenotazioni per gli over 50. Infine incide l’ancora alto numero di zone rosse sul territorio, con il presidente Musumeci che ieri ne ha istituite altre tre e prorogate undici.
Le misure restrittive riguardano i Comuni di: Baucina, Belmonte Mezzagno, Giardinello, Mezzojuso, Termini Imerese, Cefalù, Bolognetta, Santa Cristina Gela e San Cipirello, nel Palermitano; Gela, in provincia di Caltanissetta; Mineo, nel Catanese; Cerami, in provincia di Enna; Fiumedinisi, nel Messinese; Lampedusa e Linosa, in provincia di Agrigento.
Fonte Gds