Dopo un periodo di “tregua” tra i tassisti trapanesi e quelli marsalesi torna a riproporsi un nuovo scontro come già nel passato. Alla base c’è la questione delle “tariffe” che sta già innescando nuove tensioni tra le due categorie.
Tutto nasce dal decreto del 15 settembre 2016 dell’ex Presidente della Regione Rosario Crocetta con il quale veniva disposto l’espletamento del servizio taxi per gli operatori delle due città in ragione del 50 per cento. Una decisione che i tassisti trapanesi hanno a suo tempo contestato, anche alla luce del fatto che l’aeroporto “Vincenzo Florio” è in massima parte sul territorio trapanese.
Già dopo il decreto del Presidente della Regione, l’allora vice sindaco del Comune di Trapani, Giuseppe Licata, ebbe a contestare il decreto ritenendo errata la decisione di concedere ai tassisti marsalesi il 50 per cento degli stalli, quanto quelli per i tassisti trapanesi. Il Comune di Trapani ricorse al Tar avverso il decreto regionale, ma il ricorso fu respinto e la Commissione consultiva regionale per l’esercizio degli autoservizi pubblici non di linea, mantenne inalterato quanto previsto dal decreto regionale, «senza entrare nel merito della percentuale degli stalli».
(Gds.it – Dino Barraco)