“La vocazione turistica della provincia di Trapani abbisogna di un aeroporto servito e asservito, rispondente, cioè, agli standard internazionali”.
Così il segretario regionale UGL Sicilia Giuseppe Messina partecipando, su invito del Presidente del Consiglio di Amministrazione della società di gestione aeroportuale Airgest, alla presentazione dell’offerta estiva 2023 dell’aeroporto di Trapani- Birgi nei locali aeroportuali.
In delegazione con il Segretario Regionale della Federazione trasporto aereo Mimmo De Cosimo, con il Segretario Provinciale di Trapani della categoria, Paolo Sammaritano e con il Segretario Generale dell’Unione territoriale del lavoro di Trapani Mario Parrinello, Messina è intervenuto per sottolineare la vision del sindacato rispetto a questa importante infrastruttura che trent’anni fa ha aperto i battenti con il primo volo proprio dall’aeroporto Vincenzo Florio di Birgi.
Ciò che colpisce – ha dichiarato Messina- è che, esattamente 30 anni fa, la provincia di Trapani si dotava dell’aeroporto, infrastruttura strategica e fondamentale per coltivare la vocazione turistico-ricettiva del territorio trapanese; ma, a distanza proprio di tre decenni, non si può, purtroppo, raccontare di nessuna importante infrastruttura o opera realizzata intorno all’aeroporto stesso per consentire ad esso il rilancio definitivo, così come tutta la popolazione trapanese si sarebbe aspettata. Ciò significa che nessuno degli amministratori degli ultimi 30 anni è esente da responsabilità – rilancia”.
Messina aggiunge: “tutto ciò che si sarebbe dovuto e potuto realizzare non è stato fatto e questo non solo a livello locale e provinciale, ma anche a livello regionale e coinvolge anche (perché no ?) tutta la deputazione nazionale ed europea siciliana e trapanese che, in questi trent’anni, ha esercitato un ruolo istituzionale importante, nonostante il quale non è riuscita ad essere incisiva nella direzione della realizzazione di ciò che sarebbe servito al decollo definitivo dell’aeroporto Vincenzo Florio Birgi della provincia di Trapani. Cominciando proprio dai collegamenti, quindi dal sistema dei trasporti pubblici. Per citare un esempio eclatante, possiamo parlare del collegamento ferroviario, la cosiddetta via Milo, tra Palermo e Trapani, che è ancora ferma ai battenti e la cui linea non esiste più ormai da decenni; così come non è mai stata rinnovata l’unica linea presente in provincia di Trapani che collega Palermo con il territorio limitrofo”.
Per il Segretario regionale del Trasporto aereo dell’Ugl, De Cosimo: “Servirebbe una metropolitana leggera, un anello che possa collegare Palermo con tutti i comuni più importanti e più popolosi della provincia di Trapani, ma, sopratutto con l’aeroporto di Birgi, se si vuole che tale aeroporto e lo scalo palermitano ‘Falcone e Borsellino’ possano realmente rappresentare le due piste di un’unica struttura aeroportuale che, sommata a quella di Pantelleria e Lampedusa, diventerebbe così un sistema aeroportuale in grado di proporsi dignitosamente allo scenario internazionale”.
“La nostra vision è chiara e riguarda l’obiettivo di una Sicilia come unico hub – ha aggiunto De Cosimo – con la gestione di un’unica società aeroportuale per tutti gli scali aeroportuali che insistono nel territorio isolano, per potersi presentare con le carte in regola nei riguardi dei più importanti ambiti internazionali e attrarre i flussi turistici, ricordando che questa isola vanta circa il 30 per cento del patrimonio architettonico e naturalistico del nostro paese”.
La partita si gioca sul sistema infrastrutturale, sulla realizzazione delle opere stradali e ferroviarie ancora necessarie, sul collegamento a sistema anche con il mare per le isole minori e per l’arcipelago delle Egadi, ma, fondamentalmente, serve anche sfruttare al massimo ciò che, dal riconoscimento dei costi di insularità con norma costituzionale della scorsa estate, può trarre come risorse da destinare allo sviluppo turistico della provincia di Trapani intorno alla struttura aeroportuale”.
“Scommessa che si vince solo se si superano le logiche e gli interessi di pochi – conclude Messina – e tutti insieme si marcia nella stessa direzione, quella della centralità dell’aeroporto Birgi, del potenziamento dei servizi a tutto tondo e della vocazione turistica della provincia di Trapani”.