Valorizzazione di prodotti artigianali e industriali, creazione e sviluppo di attività commerciali, ma anche ristrutturazione, recupero, riqualificazione e adeguamento di beni immobili per imprese extra-agricole. Il tutto con un finanziamento europeo da 890 mila euro nell’ambio del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Siciliana, Psr Sicilia 2014-2020, a cui Trapani e altri undici comuni della provincia possono aderire fino al 5 ottobre, salvo proroghe. Si tratta di Buseto Palizzolo, Calatafimi Segesta, Castellammare del Golfo, Custonaci, Erice, Favignana, Marsala (solo per l’area di Riserva e Preriserva della RNO Isole dello Stagnone), Pantelleria, San Vito Lo Capo, Valderice e Vita.
I beneficiari della misura sono gli agricoltori (imprenditori agricoli) ed i coadiuvanti familiari, che diversificano la loro attività attraverso l’avvio di attività extra-agricola, le persone fisiche, le microimprese e le piccole imprese. In particolare, l’obiettivo del bando è sostenere l’avviamento o la crescita di almeno otto aziende attraverso aiuti per l’avviamento/sostegno agli investimenti per attività non agricole nelle zone rurali (agroalimentari, artigianali e manifatturiere), mediante un contributo in conto capitale pari al 75%.
“In Sicilia – dice Giuseppe Sciarabba, presidente dell’Agenzia di sviluppo del Mezzogiorno, da oltre vent’anni nel settore dell’euro-progettazione nell’Isola – l’impiego corretto dei fondi europei può diventare uno dei fattori determinanti per la ripresa economica dopo mesi di blocco produttivo causato dalla pandemia. Ci sono milioni e milioni di euro a disposizione, ma attenzione: vanno usati adeguati strumenti di progettazione per intercettarli e trasferirli concretamente in ogni angolo dell’Isola. Per farlo – conclude Sciarabba – è necessario ascoltare i territori per comprenderne i bisogni, confrontarsi sui problemi per trovare le soluzioni, quindi tradurre le soluzioni in programmi per contribuire alla crescita della Sicilia”.
Uffici stampa Sicilia