“La crescita del valore del vino siciliano, certificato dal report di Unicredit, è la conferma che la strada intrapresa dalle aziende di Assovini sta dando i propri frutti”. Lo dice Alessio Planeta, presidente di Assovini Sicilia, al forum UniCredit sulle performance delle aziende vitivinicole che si è svolta all’Orto botanico di Palermo.
“La Sicilia del vino è sana – prosegue – forte e credibile anche dal punto di vista finanziario: è una novità che significa il riconoscimento del modo nuovo di fare impresa avviato da anni dalle aziende Assovini. Ed è sicuramente una bella notizia.
La Sicilia del vino ha puntato il proprio export sui mercati giusti e ha ancora spazi enormi di crescita nel mondo”. “Il report di Unicredit testimonia come il vino italiano di qualità sia sempre più apprezzato all’estero: ciò significa che è stata giusta la scelta delle aziende Doc Sicilia di puntare su un profilo alto della propria produzione”, aggiunge Antonio Rallo, presidente del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia.
Sicilia quarta regione italiana per produzione
La Sicilia produce oltre il 10% del vino italiano ed è la quarta regione per produzione, dopo Veneto, Puglia ed Emilia Romagna. I vini Dip e Igp hanno raggiunto l’80% della produzione regionale. Sono alcuni dei dati del Forum delle economie di UniCredit relativo alle performance delle aziende vinicole siciliane e diffusi in vista di Sicilia en Primeur, l’annuale anteprima dei vini siciliani organizzata da Assovini Sicilia e in programma a Palermo dal 3 al 7 maggio.
La Sicilia, inoltre, è la prima regione italiana per superficie a vite biologica con 38.935 ettari (37,6% della superficie nazionale), seguita da Puglia e Toscana, con una crescita del 21% su base annua. Partner di Assovini, per Sicilia en primeur, è UniCredit. “Il nostro istituto – sottolinea Salvatore Malandrino, regional manager Sicilia UniCredit – è fortemente impegnato nell’offrire alle aziende vitivinicole siciliane soluzioni reali per rispondere ad ogni esigenza lungo tutta la filiera produttiva e per sostenerle nel loro percorso di crescita e innovazione.
Concedere credito è certamente importante, ma oggi non è più sufficiente. Con il nostro network internazionale siamo in grado di accompagnare le aziende vitivinicole all’estero, aiutarle a rafforzare il proprio business e ad inserirsi in nuovi mercati emergenti con ricerca di controparti, attività di formazione specialistica, accordi con player internazionali per marketing online”
Ansa