In una gara in cui sin dalle previsioni della vigilia era facilmente intuibile come ogni palla avrebbe finito per pesare più di un macigno, era logico immaginare che avrebbe avuto la meglio chi avesse commesso meno errori. In effetti, con i primi due set risolti da Perugia ai vantaggi, è apparsa evidente la tensione nelle fasi decisive di gioco.
Troppo alta la posta in palio per sperare di assistere a una sfida esente da “imperfezioni”. Tutti e tre i set sono stati così disputati sul sottile filo dell’equilibrio, che ha visto sprecare diverse palle per chiuderli da parte di entrambe le compagini.
La Sigel infatti ha avuto la possibilità di finalizzare i primi due “tempi” a proprio appannaggio, ma non ce l’ha fatta. Ce l’ha fatta invece la Bartoccini Gioiellerie, forse più fortunata che fredda. Nessuna delle due squadre, in preda a un evidente stato emozionale, è riuscita a concentrarsi nelle fasi calde della contesa in conclusioni decenti, finendo per rifugiarsi in attacco in soluzioni più prevedibili. Leggasi “pallonetti”. Alla ricerca, magari, del buco nelle difese.
Entrate, a più riprese, in uno “stato confusionale”. Nel terzo e ultimo set, equilibrato come gli altri, Perugia è riuscita a forzare, sentendo probabilmente la vittoria ormai a portata di mano. Una vittoria pesante per la Bartoccini, cui fa da contraltare una sconfitta altrettanto pesante per la Sigel. Attesa adesso da un ciclo di partite terribili, di cui le prossime due al PalaBellina (Cuneo e Soverato).
Starting six: la Bartoccini scende in campo con Mazzini in palleggio, Zuleta e Kotlar centrali, Barbolini e Lotti di banda, Pascucci opposto e Giampietri libero. Campisi risponde con la solita formazione: Agostinetto in cabina di regia, Facchinetti e Furlan centrali, Merteki e Rossini schiacciatrici, Ventura opposto e Marinelli libero.
La gara: Parte bene la Sigel che allunga fino al 5-8, raggiunto su un servizio errato della Pascucci. Poi però le padrone di casa pigiano sull’acceleratore e con un break di tre punti acciuffano il pareggio. Perugia gioca soprattutto al centro, con la colombiana Zuleta e la Kotlar che fanno la loro parte.
La Sigel invece predilige attaccare di banda, sostenuta dalla vena della Rossini e della Merteki. Si gioca colpo su colpo, per quello che diventerà il leitmotiv del match. Quando la Pascucci realizza il punto del 14-12 con una schiacciata sopra il muro, Perugia sembra destinata ad allungare, ma un break di quattro punti riporta subito sotto la Sigel, grazie alla Ventura, a un muro di capitan Agostinetto, a un errore della Pascucci e a un pallonetto di un’inesauribile Jasmine Rossini.
Arriva comunque subito il contro-break delle umbre: tre punti consecutivi portano il punteggio sul 17-16 a loro favore. Bovari cambia la diagonale: dentro Fiore e Rimoldi per Pascucci e Mazzini. Le azzurre insistono: un clamoroso errore della Zuleta le lancia sul 18-20. E un’invasione fischiata alla Fiore addirittura sul 19-21.
Sembra un buon viatico. Una bomba della Ventura manda il match sul 22-23 e un tocco della Agostinetto addirittura sul 23-24. Si va però ai vantaggi, nei quali la Sigel avrà un altro set-ball (26-27), annullato da un servizio sbagliato. Lo sprint è concluso sul 30-28 con il colpo della Kotlar e il servizio fuori di Jessica Ventura. Stesso copione nel secondo set, almeno fino al 12-12. La Sigel, che aveva amministrato bene il gioco gestendo il vantaggio fino all’8-10 prima e all’11-12 dopo, perde terreno. Campisi manda dentro la Murri per la Facchinetti.
Perugia prova ancora una volta a staccare le azzurre quando un muro della Pascucci – la migliore della sua squadra assieme a Silvia Lotti – fissa il punteggio sul 16-12 e un diagonale out della Rossini completa il break di cinque punti sul 17-12. Che in quel momento appare decisivo. Ma la reazione della Sigel è veemente e parte proprio da Jasmine Rossini, che mura la Kotlar. Dopo che Campisi aveva a sua volta cambiato la diagonale – Biccheri e Mucciola per Ventura e Agostinetto.
Il pallonetto di Valentina Biccheri (17-14) mette paura a Bovari, che chiama il time-out. Sul 17-16 Perugia riparte: il 20-17 da il là al convulso finale. Recupero Sigel fino al 22-22, quando la Merteki mura la Zuleta. Cambio della diagonale, ancora una volta, tra le umbre. Un cambio chiuso quasi subito. Così come aveva fatto Campisi pochi minuti prima. Altro set-ball per la Sigel, grazie alla Ventura (25-24). Ma la Fiore riporta il punteggio in parità, poco prima di tornare in panca.
Altro set-ball per le azzurre, grazie a una strepitosa parallela della Rossini (25-26). Ma il break finale di tre punti delle padrone di casa inchioda il risultato della frazione sul 28-26. Nel terzo e ultimo set ancora una buona partenza della Sigel. Che, dopo un avvio equilibrato, stacca le padrone di casa prima sul 6-9 grazie a un prepotente muro di Barbara Murri e poco dopo sull’8-11 ancora con Jessica Ventura. Un ennesimo break di Perugia ribalta poi il risultato (13-12) e lancia le ultime fasi nel segno dell’equilibrio più ansiogeno.
Perugia guadagna un irrisorio vantaggio di due punti sul 19-17. Entra Angela Gabbiadini per la Merteki. Vengono fischiate numerose infrazioni a entrambe le compagini, a dimostrazione di come la tensione si possa tagliare a fette con il coltello. Poi il rush decisivo: la Bartoccini Gioiellerie si porta sul 24-21, con un ace della Barbolini. Il disperato tentativo di recupero delle azzurre si arena sul 24-23. Prima della fast decisiva della colombiana Zuleta. Che chiude il match siglando il punto del 25-23.
Bartoccini Gioiellerie Perugia – Sigel Marsala Volley 3-0 (30-28/28-26/25-23)
Bartoccini Gioiellerie Perugia: Puchaczesky, Mazzini 3, Mancinelli, Fiore 1, Lotti 9, Garcia Zuleta 11, Kotlar 14, Giampietri (L), Rimoldi, Barbolini 7, Repice, Pascucci 16, Santibacci – All. Fabio Bovari
Sigel Marsala Volley: Mucciola, Cazzetta (L), Furlan 5, Rossini11, Merteki 7, Marinelli (L), Agostinetto 4, Murri 5, Biccheri 1, Facchinetti 1, Ventura 12, Gabbiadini 2 – All. Ciccio Campisi
Arbitri: Alberto Dell’Orso, Matteo Selmi