Opera omnia di una carriera strepitosa esce “Wanted – The Best Collection”,raccolta di successi (in versione standard e deluxe), più un docufilm, un dvd, un 45 giri e tre inediti, ‘Un’altra storia’, ‘Allora canto’ e ‘Speng the light’, che sigillano il meglio di 30 anni di musica firmati Zucchero Sugar Fornaciari: “Ora si apre un nuovo capitolo… torno in tour in Italia con 10 date e poi avrei la presunzione di chiudere con il più bell’album della mia vita…”
Un modo di dire in realtà, perché di chiudere davvero Zucchero non ha nessuna reale intenzione: “A 62 anni potrei però magari ritirarmi dal music business, non fare più dischi e dedicarmi solo ai concerti… chissà, non me lo sono ancora chiesto”.
La raccolta, un’opera monumentale, spalmata su tre cd e dvd (nella versone standard) e ben dieci dischi, il dvd e anche un 45 giri nell’allestimento Super Deluxe, contiene chicche e rarità, fotografie con scatti inediti, il fax con cui Brian May lo invitava al Freddie Mercury Tribute del 1992 o quello di Bono per “Miserere”, dalla nomination ai Grammy con Clapton ad un appunto in cui scrive a Pavarotti per chiedergli di controllare che nella partitura tutto vada bene con il primo violino. E poi ci sono i duetti, da un’incisione con B.B. King, registrata alle 4 del mattino a New York, ad un pezzo cantato solo al Cremlino: “Ho dovuto abbandonare tanti ‘figli’ nella scelta delle canzoni da mettere in questa raccolta, sono rimaste fuori incisioni con Miles Davis, Joe Cocker, Al Di Meola, Solomon Burke e i Blues Brothers originali. Ci sono invece 2 live cd di Verona, brani in spagnolo e inglese. Un parte della storia insomma degli ultimi 30 anni di uno dei più apprezzati big della musica italiana e internazionale.
E internazionale è la parola chiave della carriera di Zucchero, reduce da un tour mondiale da rockstar, che lo ha portato, in un anno, da un capo all’altro del mondo: “Sono stato persino nel paesino degli Hobbit”, e ben 22 volte all’Arena di Verona per un totale di oltre un milione di spettatori in tutti i continenti.
Un big internazionale che canta in italiano però: “Perché la musica parla già la sua lingua”.
A chi lo definisce un “bluesman” ripete sempre: “Io non faccio blues, il blues è un’altra cosa. Più invecchio però e più ascolto la musica dei padri del Missisipi delta, i padri del blues, di Robert Johnson ed Elmore James, per intenderci. Mi affascinano e mi emozionano di più i suoni e le sonorità ruvide e grezze di quei musicisti. La parola blues nel mio caso significa che io attingo alla musica blues, dal r&b al gospel. Non abbiano le radici né del blues n del rock, poi c’è qualcuno come me, benedetto, che ha l’anima e il gusto molto in sintonia con la musica nera. Per me blues è un’attitudine, un modo di vivere, come stare in tour, ad esempio con la mia band”.
Band con la quale suonerà anche nelle dieci tappe italiane del 2018: “Ci siamo voluti molto bene e ritornerò con loro. Ho avuto la fortuna di trovare dei grandi musicisti e delle persone straordinarie anche dal punto di vista umano ‘this is probably the bast band in Europe, now”, dice parlando del gruppo che lo accompagnerà nel tour “Wanted – Un’altra storia”, che partirà dall’Arena Spettacoli PD Fiere di Padova (26/2) per toccare Torino (28/2), Milano (2/3), Firenze (3/3), Pesaro (5/3), Roma (7/3), Eboli (8/3), Acireale (10/3), Bari (12/3) e Bologna (13/3).
“Con la band abbiamo almeno 100 brani in repertorio”, dice Zucchero, “Ma la scaletta potrebbe essere diversa ogni sera e suoneremo anche brani che non canto da un po’ di tempo”.
Di “Un’altra storia”, uno dei tre inediti della raccolta, Zucchero rivela: “L’ho composta ripensando al periodo di ‘Senza una donna’ e, vabbé la storia è sempre quella del mio divorzio. Il mood è quello; un amore finito male, conflittuale, che però continua ad ispirarmi. Ammetto di essere sempre ossessionato dalla mia ex moglie, anche se non continuo a pensare a lei. Ma il brano l’ho scritto così, e mia figlia Irene mi ha confessato che, quando ha lo ha ascoltato, alla mia ex moglie è scappata la lacrimuccia, direi che si è pentita, ma ormai è ovviamente troppo tardi”.
Sulla cover della raccolta c’è una sua foto in stile “vintage”, in cui l’artista sembra ben più vecchio della sua età: “Mi è piaciuta subito, anche se ho molte rughe, sembro un po’ un ricercato… e da lì è arrivato il titolo della raccolta, ‘Wanted’, ma non solo. In realtà”, dice scherzando: “La mia popolarità non accenna a finire, continuo ad essere…molto ricercato!”.